Eccoci ragazzi con un nuovo articolo che coincide, niente poco di meno, con uno dei momenti più importanti per noi motociclisti: Il cambio pneumatici!!! Una materia affascinante, delicata ed infinitamente vasta e soggettiva.
Ormai con gli pneumatici alla frutta e con un viaggio di 3.000 km da affrontare, mi sono recato dal mio centro pneumatici di fiducia Contegomme dove affido tutti i miei mezzi.
A questo giro, ho varcato l’ingresso della ConteGomme con l’intenzione di montare le Metzeler M9RR (avendo avuto già le M7RR), ma quei farabutti del capo reparto moto Giovanni N. e del responsabile vendite nonché titolare Claudio C., con dati tecnici alla mano ed una spiegazione esaustiva e minuziosa del pneumatico, mi hanno convinto a dirottare verso le Michelin road 6 perché sembravano, almeno a parole, sposare le mie esigenze.
Ora vi racconto la mia esperienza con gli pneumatici dell’omino Michelin:
Premetto che nella mia vita da motociclista, con tutta onestà, consideravo il brand Michelin solo per le mie auto ma non per le moto, e, non vi nascondo che seppur mi fidassi ciecamente del mio centro penumatici di fiducia Conte Gomme, fino a quando non ho percorso i primi km, nutrivo forti dubbi.
Oggi con circa 4.000 km percorsi, posso dirlo senza alcuna ombra di dubbio:
“Pensavo fosse un calesse… ed invece era amore”
La natura da sport touring del pneumatico si nota subito dal suo profilo regolare e morbido a vista d’occhio, caratteristica confermata poi alla guida.
La discesa in piega è costante nel tempo, uniforme, non aggressiva e meno veloce rispetto a pneumatici provati in passato (anche se erano modelli di natura sportiva). L’ ammetto, abituato ad una risposta in piega immediata, inizialmente ho storto il naso, ma dopo un po’ di km di pieghe ho potuto apprezzarne le caratteristiche che nel complesso mi han portato a considerare il profilo e la sua natura un valore aggiunto e non un difetto e vi spiego il perchè:
Nel mio caso, con un bestione da 220 kg + pilota con pneumatici a profilo sportivo, la risposta in piega era fulminea ma spesso dovevi fare i conti con una moto scomposta, nervosa in piena curva, in piena piega. Con le road 6 è vero, l’entrata in piega è più controllata, ma la cosa eccezionale è che la moto non si scompone di un nulla, resta equilibrata e sicura ad ogni grado di piega e soprattutto con ogni velocità di piega. Fantastico, davvero una sensazione di autocontrollo fantastica.
Un altra sensazione che mi ha entusiasmato durante questi primi 4.000km è stata quella di percepire, sempre, la stessa impronta di contatto pneumatico/strada; provo ad essere più chiaro e pratico nella spiegazione anche se, sono certo che chi leggerà questo articolo, sicuramente motociclista come me, saprà di cosa parlo:
Con i vecchi pneumatici percepivo una differenza di impronta con l’asfalto, inversamente proporzionale all’angolo di piega, soprattutto per l’anteriore;
minore era l’angolo di piega maggiore era la sensazione di impronta a terra, maggiore era l’angolo di piega minore la sensazione di impronta a terra tanto da indurmi sempre a non forzare mai perchè avvertivo imminente la perdita di grip.
Le road 6, a parità di settaggio, percepisci sempre la stessa impronta a terra, anche nelle pieghe più estreme, quella strizza che mi veniva a moto in curva è solo un vecchio ricordo, il pneumatico è incollato a terra e la sensazione è di completo controllo.
Una percezione che davvero non mi aspettavo e che non ho mai ritrovato con i precedenti marchi di pneumatici usati su questo tipo di moto.
Il rapporto che si istaura tra pneumatico e pilota è diretto, la gomma è sincera sempre, per nulla imprevedibile, in qualsiasi condizioni di temperatura, di asfalto asciutto o bagnato ti lascia sempre lo stesso feedback di grip e sicurezza.
Sono un motociclista “allegro” a cui piace fare anche touring, ed è proprio per questo avere nel pneumatico un alleato. Bene, le road6 ti seguono come un fido cane, nonostante l’andatura, loro non ti mollano, non hanno cenni di perdita di grip restituendoti piena fiducia nella tenuta in qualsiasi condizioni.
In questo magnifico viaggio verso le Dolomiti attraversando tutto l’appennino, ho avuto la fortuna/sfortuna di testarle in qualsiasi condizioni: caldo torrido, pioggia a secchiate, pioggia leggera e devo dire di non aver mai avuto la percezione di un cambiamento in peggio anzi, in moto, tra i mille pensieri che generalmente affollano il mio casco, c’era la considerazione che questa costanza nella tenuta ti induce ad una sempre più confidenza che non ti permette di tirare mai il fiato e questo non va proprio bene, NO NO NO!!! 🙂
E’ giusto che io vi indichi anche le pressioni, perché con pressioni diverse tutto queste magnifiche caratteristiche potrebbero cambiare.
Pressioni che sono un mondo a se e soprattutto un mondo legato alla soggettività
Essendo un pneumatico mai testato, ho iniziato con le pressioni della casa 2.5 ant, 2.5 post. il pneumatico si riscalda in fretta arrivando a pressioni di 2.8 – 2.9, a mio avviso troppo alte, per questo ho portato la pressione a freddo a 2.3 trovando a caldo la giusta confidenza.
Le mei conclusioni per questi pneumatici sono più che positive ed inaspettate.
Attendo la variabile km per un giudizio completo, ma se mediamente con gli pneumatici passati di altre marche, a 5.500 km dovevo sostituirli, con le road 6 siamo a 4.000km ed il posteriore sembra quasi intatto, idem l’anteriore, non male come condizione!
Prevedo almeno il doppio dei km che ho percorso oggi e mi auguro con le stesse identiche performance!!
Un ringraziamento al mio centro di fiducia che ha saputo consigliarmi un grandissimo pneumatico contro ogni aspettativa.
Alla prossima!